L’Advocacy è quell’insieme di azioni con cui un gruppo, riunito attorno ad un interesse definito, intende sostenere una serie di scelte collettive e decisioni pubbliche, come la creazione di regole, la riforma di un ambito di politiche, il sostegno economico o la dotazione di attività di intervento a favore di gruppi e individui coinvolti. (Maria Cristina Antonucci- Sociologa politica; 2021)

Crediamo che i diritti siano di tutti. Se qualcuno ha necessità particolari, i diritti devono essere garantiti o meglio ancora aggiunti. Ci impegniamo a portare la causa di chi vive l’esperienza di young caregiving in politica, nel sociale, nei dibattiti, per garantire visibilità, ascolto e gettare le basi per un welfare più equo.
In questa sezione riportiamo alcune informazioni utili su ricerche nazionali e internazionali sul tema, oltre a proposte di legge per favorire e tutelare i Giovani Caregivers nel lavoro e nella formazione.
INQUADRAMENTO LEGISLATIVO NAZIONALE
- la legge 104 del 1992, che riconosce alle persone maggiorenni e minorenni il relativo svantaggio sociale derivante dall’handicap e il diritto della persona a ricevere le cure necessarie.
- legge 118 del 1971 riconosce l’invalidità civile
- legge 68 del 1999, accertamento della disabilità
- Legge 18 del 1980 riconosce l’indennità di accompagnamento è la misura maggiormente utilizzata nei casi di non auto-sufficienza. e ha lo scopo di riconoscere uncontributo economico per coloro che hanno un’invalidità al 100%. Esistono altre misure connesse alla minore età, al reddito e alla percentuale di invalidità.
Per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti e della tutela dei caregivers non esiste ancora lo stesso numero di leggi, tanto meno per i young caregivers.
Percorsi legislativi:
- Regione Emilia – Romagna →legge regionale. La Regione introduce la legge all’interno dell’area della non autosufficienza, realizzando un fondo destinato alla realizzazione di interventi di tipo cash e servizi socio-sanitari.
- A livello nazionale legge 205 del 2017. istituzione di un Fondo nazionale per il sostegno e la cura dei caregivers familiari, al quale è assegnata un’importante somma di denaro, tuttavia il fondo non può essere utilizzato ad oggi.
- è in esame al Senato il Ddl 1461, il quale ha lo scopo di identificare e riconoscere il ruolo del caregivers attraverso la nomina ufficiale di chi assume questo ruolo, a cui saranno corrisposti dei contributi figurativi e detrazioni fiscali.
Tutele e diritti civili nell’infanzia:
Dal punto di vista legislativo i bambini godono del riconoscimento dei loro diritti civili attraverso la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia promossa dall’ONU nel 1989 e sottoscritta da numerose nazioni, tra cui l’Italia nel 1991.
La Convenzione sancisce ufficialmente l’importanza di tutelare l’infanzia come momento delicato e riconosce i bambini come portatori di diritti che meritano di essere soddisfatti.
Tuttavia, nella Convenzione si osserva un’oscillazione tra il bisogno di protezione e il diritto di partecipazione ai processi a più livelli. Art. 12, comma 1 + Art. 13, comma 1 + Art. 14, comma 1.
Il conseguimento del principio di protezione rischia di limitare la stessa partecipazione, se quest’ultima non viene considerata come essenziale nella vita dei bambini. La Convenzione e la sua applicazione rischiano di generare un’ulteriore disuguaglianza: da “soggetto di diritto” a oggetto di protezione.
Il fenomeno del caregiving minorile richiede una riflessione critica sul loro ruolo e sulle modalità di gestione concreta dei bisogni dei diretti interessati, e di conseguenza per la formulazione di politiche adeguate. Tale riflessione deve muoversi seguendo due punti fondamentali: il bambino come “soggetto di diritto” e come membro attivo nel benessere personale e familiare.
- legge n.112 del 2011 ha fondato l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza . Il compito del Garante è quello di verificare l’effettiva applicazione della Convenzione Internazionale e delle conseguenti raccomandazioni raccolte nel rapporto conclusivo rilasciato dal Comitato Onu sui diritti del fanciullo. Ancora una volta viene rimarcato l’obiettivo di non concepire bambini unicamente come riceventi di tutele, ma anche come attori nella stessa azione di tutela a loro destinate.
- nel 2013 in Italia è stato approvato il D.lgs. n. 1549 che decreta l’obbligatorietà di ascolto di bambini e adolescenti prima di emanare provvedimenti giuridici a carico dell’autorità giudiziaria (Landi, 2019)
DISEGNI E PROPOSTE DI LEGGE
Sulla spinta di queste sollecitazioni ( Il 17 settembre 2015 la Commissione petizioni del Parlamento europeo ha raccolto la denuncia delle violazioni dei diritti umani dei caregiver familiari italiani, ed ha sollecitato il nostro Governo ad intervenire in merito. Il 24 settembre 2015 i caregiver familiari sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica.), tra novembre 2015 e marzo 2016, sono stati presentati due Disegni di Legge e due Proposte di Legge, rispettivamente al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati, finalizzati, almeno nell’enunciato, al riconoscimento di questa figura.
- Disegno di Legge n. 2266, Legge quadro nazionale per il riconoscimento e la valorizzazione del caregiver familiare, comunicato alla presidenza del Senato della Repubblica il 2 marzo 2016, primo firmatario: Angioni.
- Proposta di Legge n. 3527, Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e assistenza familiare, presentata alla Camera dei Deputati il 12 gennaio 2016, primo firmatario: Patriarca.
- Proposta di Legge n. 3414, Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e assistenza, presentata alla Camera dei Deputati il 10 novembre 2015, prima firmataria: Iori.
- Disegno di Legge n. 2128, Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare, comunicato alla presidenza del Senato della Repubblica il 5 novembre 2015, prima firmataria: Bignami.
Riportiamo di seguito un commento alle proposte di legge tratto da un articolo scritto dalla sociologa Simona Lancioni:
[…] Ci sembra che i primi tre testi esaminati non forniscano tutele apprezzabili e realmente esigibili, tali da produrre un significativo cambiamento nella vita del caregiver familiare. Ciò fa sì che, in base a questi testi, il riconoscimento di questa figura finisca con l’essere solo formale. L’ultimo testo, quello che ha come prima firmataria la senatrice Bignami, pur con qualche sbavatura, prevedendo tutele previdenziali, per malattie e assicurative a carico dello Stato, si sforza di garantire misure di tutela concrete quanto meno ai caregiver familiari che, dovendo affrontare situazioni maggiormente onerose, sono esposti ad una sistematica violazione dei propri diritti umani. L’intesa è, ovviamente, che, in un prossimo futuro, le misure vengano progressivamente allargate anche a situazioni meno estreme di quelle considerate nel provvedimento esaminato, ma non per questo meno degne di tutela. Infine, non possiamo non notare come nel “Disegno di Legge Bignami” manchi un articolo che quantifichi e sancisca la copertura finanziaria per le disposizioni contenute nell’enunciato normativo. In assenza di questa disposizione consideriamo altamente improbabile che la norma riesca a superare il vaglio del Parlamento, e di tutte le commissioni e organi preposti alla verifica della sostenibilità economica delle norme in fase di approvazione. Per questo motivo è vitale che questa lacuna venga colmata quanto prima. Un’ultima annotazione: in nessuno dei testi esaminati è citata la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dall’Italia con la Legge 18/2009).
L’articolo completo è disponibile al seguente link:
http://www.informareunh.it/il-riconoscimento-della-figura-del-caregiver-familiare/
RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI SUI GIOVANI CAREGIVERS

ITALIA:
- THE HIDDEN CHILDREN: UNA RICERCA PARTECIPATIVA RELATIVA AL FENOMENO DEI YOUNG CAREGIVERS ITALIANI, 2018. PAOLA LIMONGELLI.
La ricerca “The Hidden Children”, dai cui nasce il gruppo di lavoro di Young Care Italia, ha portato alla costruzione di un questionario autocompilabile dai ragazzi per valutare la presenza di un carico di cura eccessivo per la loro età, permettendo così di intercettare e fornire supporto ai giovani caregivers.
- CARPI ME-WE HORIZON 2020 – ANS: ANZIANI E NON SOLO
I grandi invisibili: sono 391mila i giovani caregiver in Italia (06/10/2021) – Vita.it
EUROPA:
Young carers testimonials – European Carers Day (me-we.eu)

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